Sconcezze a pagamento

Una stanza stipata di giovani in crop top che si dimenano sui tacchi con sconcertante convinzione e una punta di irriverenza. Detta così potrebbe essere in tutta tranquillità una scena di "Requiem for a dream" e se non lo è, è solo perché le protagoniste di questa messinscena sono tutte paganti e felicemente consenzienti.Ebbene sì,... Continue Reading →

Bimbi coinquilini

Ci sono momenti in questa matrioska di brutte sorprese che goliardicamente chiamiamo vita, tanto commoventi quanto epifanici. E infatti di commozione mista a incredulità, un tocco di presa di coscienza e di un pizzico di malessere era fatto il forte sentimento che ho provato circa un paio di mesi fa mentre sostavo al buio in... Continue Reading →

Lezioni di vita nel reparto falegnameria

Mio carissimo lettore, ormai penso che tu lo sappia: se c’è una cosa che mi appaga in questo incontro di capoeira sui tacchi che noi simpaticamente chiamiamo esistenza, è scrivere aneddoti che già nel viverli non mi hanno particolarmente scossa e che su carta sono ancora più insipidi. Grazie al cielo, con un trasloco e... Continue Reading →

Baci dalla Quechua

Lettore mio dolce, forse ancora non lo sai ma a settembre trasloco. Sorpresa!  È vero, caro amico abbronzato esclusivamente sui bicipiti, sulla piega che prenderà questo cinepanettone con un incredibile Dario Argento alla regia e un'indimenticabile Maria De Filippi come voce narrante fuori campo, che denominiamo “vita” per accorciare, non ti ho ancora aggiornato ma... Continue Reading →

Il martirio della gentilezza

Un giorno lo zio di un signore vestito in simil latex e con l’incredibile talento di spruzzare ragnatele facendo le corna ha detto: “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”. Parole che sul momento non ho preso seriamente (forse perché accecata dalla brutta scelta del nipote supereroe di non indossare scarpe ma di optare per... Continue Reading →

“Si, ma la mancia?”

Bagnata, accaldata, sudata e trafelata. No amico mio dolcissimo, non sono accoccolata sul petto depilato di Christian Grey dopo una notte di appassionati sculaccioni e nodi marinari, ma sto correndo sotto la pioggia verso il mio nuovo lavoro come cameriera in un bar-ristorante. Per racimolare soldi, infatti, ho pensato che trovare una seconda mansione non... Continue Reading →

Arieggio la testa

Un'immigrata entra nel salone di un parrucchiere sordo e si fa i capelli quasi a zero. No, non è una barzelletta cafona per distendere gli animi, ma l’ennesima brutta iniziativa della sottoscritta il giorno in cui ho scoperto che i capelli lunghi ormai mi erano venuti a noia. Come al solito una storia piena di... Continue Reading →

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