Vecchie e pesci

Ed eccomi di nuovo qui sul suolo tedesco dopo 15 giorni di churros e gabbiani. Infatti non so se ricordi, amico, mio, ma la scorsa puntata ci siamo lasciati che me ne volavo in spagna per un workshop di fotografia e in generale per gozzovigliare: attività in cui do sempre il mio meglio.

Sono dunque qui, contenta come bambi quando gli hanno impallinato la mamma, seduta sulla fedele Skruvsta a scrivere le mie memorie circa questa vacanza immeritata ma da 10 e lode.

Infatti sono stati 14 giorni davvero memorabili. E se c’è una cosa che di sicuro non dimenticherò tanto facilmente e l’anziana (ciao amica settuagenaria, ti saluto teneramente) che durante la prima notte in ostello mi apriva sempre la porta del bagno (che per la cronaca era rotta) e poi rimaneva un minuto a fissarmi forse in attesa di capire quale fossi dei suoi nipoti. Poco importava se fossero le 15, le 17 o le tre di notte perché la vecchia doveva avere proprio un sesto senso se no non si spiega come mai facesse capolino dalla porta del cesso ogni volta che c’ero dentro io. Ho anche tentato di mettere la musica per farle capire di stare nel suo ma neanche Daddy yankee le ha impedito di rovinarmi la toeletta.

Rancori a parte, la mia prima esperienza in ostello è stata molto positiva. Certo, mi sento di consigliarti amico caro di non fare come me e di portarti un asciugamano giusto per non spendere 2mila euro di affitto al giorno. Altro appunto trascurabile, magari potresti corredarti di lucchetto ma solo per non vivere con il dubbio che mentre te la spassi alla playa qualcuno ti stia portando via pure le mutande. E se proprio proprio vuoi fare il pignolo potresti anche impegnarti a non perdere la chiave della camera ad intervalli di tre ore…ma non preoccuparti perché a me è successo più e più volte ma non ha leso neanche un po´tutto il mio divertimento.

In ogni caso sono davvero felice di aver partecipato a questo workshop (che se ti interessa lo trovi qua baby), anche se guardando le foto mi sono accorta non solo che il 90% di queste siano di una bruttezza quasi commovente ma anche di non aver messo a fuoco mezzo soggetto tanto che in uno scatto su due le mie modelle sembra stiano correndo i 100 metri.

Ma vabbé! D’altronde non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che si paga in contanti, proprio come la bellissima Sagrada Familia.

E qui amico già ti vedo con la faccia congestionata dallo sdegno mentre mi dici “ma la Sagrada è un sogno visitabile, cretina ignorante!” e io sarei anche d’accordo con te se non fosse che per vedere uno stanzone colorato ci ho dovuto mollare 17 euri e la cosa mi ha proprio lasciato l’amaro in bocca.

Si potrebbe obbiettare che poi ne ho spesi 21 per vedere l’acquario… ma non facciamo i fiscali. Anche perché, non so tu giovane e avvenente lettore, ma io in un acquario non ci sono mai stata quindi l’idea di saltellare tra gli squali mi allettava parecchio. L’unico neo è stato che il mio boyfriend, luce dei miei occhi, anello della catena del destino e tante altre cose dolcissime, non ha preso molto bene le tre ore passate a farmi selfie con i pesci. E mentre mi scusavo per avergli rubato manciate e manciate di minuti di vita che non gli verranno mai restituiti, mi ha risposto “ma non importa, d’altronde in un rapporto di coppia ci deve essere anche la noia”.

E io, che prima di entrare all’acquario ho mangiato un panino alle acciughe e le ho digerite mentre guardavo ammirata i loro parenti nuotare spensierati (e che per questo potrei essere tranquillamente definita un mostro), devo ammettere che questa affermazione ha leggermente messo in dubbio la mia validità in quanto partner. Proprio io che l’ho portato a spese sue a Barcellona…incredibile

Ci sarebbero un sacco di altre cose da raccontarti ma sinceramente lo so bene pure io che leggere dieci pagine su come abbia sbavato la manica del mio Lui sul treno di ritorno senza mostrare segni di rimorso o ancora di quando sia stata costretta a fare trekking contro la mia labile volontà con la promessa di una cena calorica oppure della volta in cui abbiamo sbagliato binario e ci siamo ritrovati a Monaco non è proprio quello che si definirebbe spasso.

Quindi per ora passo e chiudo qui e come dice il Vangelo secondo Brad Pitt: tutto è bene quel che finisce nel proprio paese di residenza.

(Si l’ho rubata da Padre Maronno, se te lo stessi chiedendo)

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