4 modi per far sembrare i tuoi 15 giorni di ferie un’avventura carismatica e non una porcata da poveri

Da anni photoshoppi palme e squali nelle foto delle ferie per non sfigurare su Instagram?

Vorresti raccontare delle tue vacanze estive con tono entusiastico ma ti si spezza la voce durante la narrazione?

Quanto senti parlare di “Scala dei turchi” pensi subito e con un certo affetto al kebabbaro sotto casa?

Eccellente

Questa guida, breve ma intensa, è stata pensata proprio per te, amico mio sicuramente più ricco dentro che fuori.

Per te che davanti ad amici e parenti sostieni di adorare la vacanza in 5 persone in una quechua ideata per due.  Per te che confermi con convinzione di preferire l’acqua salmastra a quella cristallina. E ancora per te che giuri su una divinità a tua scelta che sia molto meglio tenere i piedi a bagnomaria per ore nella vasca piuttosto che rischiare di annoiarti steso come un sacco vuoto su una qualsiasi spiaggia dell’arcipelago delle Balneari.

Ma da oggi, mio innocente frequentatore di piscine comunali, potrai viverti i tuoi 15 giorni di ferie di assoluta povertà e noia senza lo stress di doverlo far sapere in giro. Grazie a questa guida pensata in fretta e furia da me, potrai finalmente indorare la pillola e far credere ad amici e parenti di aver trascorso 15 giorni all’insegna del benessere psicofisico. Non solo. Se eseguirai tutti i passaggi come specificato di seguito, potrai finalmente goderti le espressioni di ammirazione e la punta di invidia che le tue panzane ottimamente congeniate creeranno sulle facce dei tuoi ascoltatori.

  1. Amnesia

Florida, Hawaii, Ibiza e Santorini.  In tutta la tavolata sembra proprio che tu sia l’unico ad aver passato 3 giorni in un campeggio gestito da ex tossici a Rimini. Il tuo amico appena tornato da un tour poco impegnativo dagli emirati arabi, dopo aver intrattenuto tutti con il racconto mozzafiato di come ha attraversato il Sahara sulla groppa di un cammello in tinta con i mocassini, vuole sapere come tu abbia passato le vacanze.

Modo d’uso:

Dopo aver emesso una risatina sprezzante, ammettere di aver effettivamente passato una dozzina di giorni indimenticabili. Aggiungere con convinzione aggettivi del calibro di “bellissimo” e “favoloso” nonché sospiri e, se proprio la si vuole fare fuori dal vaso, esclamazioni quali “wow”. Il tutto senza dimenticare di sorridere

Alla richiesta di maggiori di dettagli circa il luogo di villeggiatura, scuotere la testa con desolazione e una punta di rammarico. Sostenere di avere il nome del luogo sulla punta della lingua ma di non riuscire proprio a ricordare. Qualora l’amico tentasse gentilmente di suggerire proponendo nomi quali “Seychelles” esclamare “si, mi pare una cosa del genere”.

2. Mutismo selettivo

Sei stato invitato a una pizzata da un gruppo di affiatati amici di ritorno dalle Canarie. L’idea di andarci non ti alletta ma non volendo morire solo hai accettato e adesso ne paghi le conseguenze. Sembra infatti che in 5 giorni la combriccola si sia divertita molto e non fartelo pesare non è esattamente in cima alla lista delle loro priorità. Mentre cerchi a fatica di ingoiare l’ultimo boccone della tua salsiccia e friarielli, pare che abbiano finito tutti i simpatici aneddoti di cui ti stanno corredando da 2 ore e 45 minuti e che siano intenzionati a sapere cosa hai fatto tu in quei giorni dove loro vivevano una delle avventure più esaltanti della loro esistenza.

Modo d’uso:

Con lo sguardo puntato alla parete del locale, reagire con il sorrisino tipico di chi sta ripercorrendo una delle esperienze più incredibili della propria vita. Approfittare della masticazione e attendere da una trentina di secondi al minuto per creare la giusta tensione.

Procedere sbottando “No vabbè meglio che sto zitto”. Nell’emettere i suoni appena descritti evitare il contatto visivo e mantenere la smorfia compiaciuta. All’incalzare delle domande esclamare: “ma no dai davvero, non fatemi parlare” o ancora “Magari un giorno, quando non ci sono orecchie innocenti nelle vicinanze” (in questo caso indicare bambini o cani di piccola taglia. In mancanza di questi, sostituire con anziani)

Continuare la manfrina fino a che gli amici non perdono interesse per la tua esistenza (processo che potrebbe richiedere dal minuto al minuto e mezzo) e riprendano a raccontare le loro esilaranti storie

3. Anglicismo

Tra un tè dimagrante alla calendula e una scrollata al sito di shein, la tua amica ti mostra gli appassionanti filmati della sua vacanza a Mykonos. Dopo averti chiesto quale dei 300 scatti di lei in bianco per le vie di tutta l’isola si sposano meglio con il feed di instagram, decide all’improvviso di informarsi sulla tua vita. Da una parte vorresti dirle la veritá ovvero che hai passato 15 giorni sul divano impostandoti una sveglia ogni circa 25 minuti per evitare le piaghe da decubito, dall’altra ti piacerebbe impressionarla ma non te la senti di mentirle.

Modi d’uso

Prima di rispondere, indicare con decisione la nuova collezione di trucchi di Kylie Jenner sponsorizzata sul social.

Approfittare del calo di attenzione dell’interlocutrice e cominciare il resoconto sostituendo tutto ciò che potrebbe suonare da reddito di cittadinanza con l’equivalente inglese.

Un dialogo tipo potrebbe essere il seguente “Sono stata 15 giorni nel living room e un pomeriggio alle five lands” o ancora “Giusto un paio di giorni a Cawives a casa di grandma”

Terminare l’avvincente narrazione con esclamazioni sempre appartenenti al mondo anglofono. Qualora non si padroneggiasse l’inglese a tal punto, chiudere la questione con un “taac” milanese che fa comunque la sua figura.

4. Saturazione

Primi di settembre. La famiglia al completo si riunisce per raccontarsi come si sono trascorsi i mesi estivi. Hai tentato di cambiarti i connotati facendoti delle meches colorate ma portando lo stesso cognome ti tocca presenziare. La cosa positiva è che essendo una faccenda in famiglia tutti sanno che sei a un passo dallo sfratto e non dovrai inventarti di essere giustappunto tornato da Formentera un paio di ore prima. Ciò che però ti dispiace è vedere l’espressione sempre accorata di tua nonna quando le racconti che non hai visto il mare nemmeno in cartolina (dal momento in cui le cartoline sono fuori moda) e che ti sei accorto che fosse estate esclusivamente il giorno in cui uscendo di casa in dolcevita ti sei sentito svenire per il caldo

Dopo aver ascoltato il resoconto dei cuginetti tornati da Marina di Massa, la capostipite si rivolge proprio a te. Tutta la parentela ti guarda paziente mentre aspetta di sentire l’ennesimo racconto intervallato da singhiozzi scomposti

Modo d’uso

Prima di emettere qualsiasi suono, prelevare dalla tasca lo smartphone. Scorrere velocemente la galleria (preparare il materiale a casa darà alla performance più credibilità) e selezionare una foto scattata in qualsiasi appezzamento di terra a 100 metri dal portone del condominio dove si ubica. Impostare velocemente la saturazione a livello Andy Warhol e mostrare con fierezza ai consanguinei. Esclamare “qui!” senza specificare le coordinate geografiche.

Confusi e ammirati dalla vivacità dei toni e spiazzati dall’assenza di lacrime, gli interlocutori non potranno che assumere che la vostra esistenza non è poi quel baratro di angoscia e pizze di asporto che si immaginavano.

Alla specifica richiesta, eseguire lo stesso procedimento con un secondo e terzo scatto.

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